Rapporto Clusit 2025: i dati sulla cybersecurity in Italia e nel mondo
Il Rapporto Clusit 2025 — pubblicato dall’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica — conferma un trend allarmante: gli attacchi informatici continuano ad aumentare in modo costante e sempre più sofisticato, colpendo aziende, enti pubblici e infrastrutture critiche.
Negli ultimi cinque anni il numero di incidenti gravi rilevati è quasi raddoppiato. A livello globale, la media mensile degli attacchi è passata dai 156 del 2020 ai 295 del 2024.
Nel solo 2024 sono stati registrati 3.541 attacchi gravi nel mondo (+27,4% rispetto al 2023), mentre in Italia gli incidenti sono cresciuti del +15,2%, raggiungendo quota 357. Il nostro Paese rappresenta oggi oltre il 10% degli attacchi globali.
Nel corso di questo articolo, esploreremo i principali dati e tendenze emersi dal Rapporto Clusit 2025, offrendo uno sguardo approfondito sulla situazione della cybersecurity a livello globale e in Italia.
Gli attacchi informatici nel mondo: +27,4% in un anno
Secondo il Rapporto Clusit 2025, a livello globale il 2024 è stato l’anno peggiore di sempre in termini di cybersecurity.
La maggior parte degli attacchi informatici (quasi 9 attacchi su 10) è stata motivata dal cybercrime, che rappresenta l’86% degli incidenti rilevati. Il guadagno economico illecito resta quindi la principale spinta dietro le azioni dei cybercriminali.
Il report evidenzia anche un incremento degli attacchi legati a finalità geopolitiche e hacktiviste, in particolare in relazione a conflitti internazionali e contesti di instabilità politica.
Il termine “hacktivista” nasce dall’unione di “hacker” e “attivista”. Si riferisce a persone o gruppi che utilizzano le loro competenze informatiche per scopi politici, sociali o ideologici, invece che per fini di lucro, come accade nel caso dei cybercriminali. Gli hacktivisti mirano a promuovere una causa o a protestare contro azioni, politiche o sistemi che ritengono ingiusti, sfruttando attacchi informatici come mezzo di espressione.
Cybersecurity in Italia: +15,2% di attacchi gravi nel 2024
Anche l’Italia è sempre più esposta alle minacce cyber. Nel 2024 sono stati registrati 357 attacchi informatici gravi nel nostro Paese, con un aumento del +15,2% rispetto all’anno precedente.
Dal 2020 al 2024, la media mensile degli incidenti in Italia è cresciuta in modo costante, seguendo il trend globale.
Le principali vittime degli attacchi informatici nel nostro Paese sono state:
- Pubblica amministrazione
- Sanità
- Settore finanziario
- Aziende private di medie e grandi dimensioni
La distribuzione degli attacchi informatici in Italia
Nel 2024, gli attacchi informatici in Italia sono stati principalmente causati da due tipologie di attaccanti: i cybercriminali e gli hacktivist. Le categorie legate a spionaggio, sabotaggio e guerra informativa, invece, hanno avuto un impatto marginale nel panorama degli incidenti rilevati.
Il Cybercrime rappresenta la fetta più consistente degli incidenti informatici, arrivando a coprire il 78% del totale degli attacchi rilevati nel 2024. Un dato in crescita rispetto al 2023, quando la percentuale si fermava al 64%, e che avvicina l’Italia alla media globale (86%).
Gli attacchi riconducibili all’Hacktivism costituiscono il restante 22% e sono perlopiù legati a dinamiche geopolitiche e conflitti internazionali in corso. Da segnalare, però, una lieve flessione di questa tipologia di attacchi rispetto al 2023, con una riduzione di circa il 28%, legata soprattutto al rallentamento delle attività cyber connesse al conflitto in Ucraina.
Guardando i numeri assoluti, nel 2024 in Italia si sono registrati 277 attacchi di cybercrime, in forte crescita (+40,6%) rispetto ai 197 del 2023. Gli attacchi di hacktivism, invece, sono stati 80, confermando comunque una presenza rilevante e costante sul territorio nazionale.
Attacchi informatici in Italia: quasi il 40% dei casi concentrato nel 2024
Tra il 2020 e il 2024, il Rapporto Clusit ha registrato 973 attacchi informatici gravi contro organizzazioni italiane. Di questi, ben 357 — pari al 39% del totale — sono avvenuti nel solo 2024.
Il dato conferma un trend di crescita costante, anche se il ritmo di aumento risulta meno marcato rispetto ai due anni precedenti. Il tasso di crescita degli incidenti in Italia nel 2024 si è infatti attestato al +15,2%, inferiore rispetto all’aumento globale del +27,4%.
Inoltre, l’incidenza degli attacchi informatici rivolti a realtà italiane sul totale mondiale è leggermente diminuita: nel 2024 rappresenta il 10,1% degli incidenti globali, in calo rispetto al picco massimo dell’11,2% registrato nel 2023.
Quali sono le minacce principali per la cybersecurity
Il Rapporto Clusit 2025 evidenzia che gli attacchi più diffusi restano:
- Malware
- Phishing e Social Engineering
- Furto d’identità
- Attacchi DDoS
A preoccupare è anche l’evoluzione delle tecniche di attacco, sempre più mirate e in grado di sfruttare vulnerabilità legate a supply chain, cloud, intelligenza artificiale e sistemi IoT.
Conclusioni
Il Rapporto Clusit 2025 sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di cybersecurity per fronteggiare l’aumento degli attacchi a livello globale e nazionale. Non lasciare la sicurezza al caso. Investi ora in soluzioni preventive, formazione e tecnologie avanzate per tutelare i tuoi dati e quelli dei tuoi clienti.
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